IL MIO SECONDO TT RACE 2009 
 
 
Dopo l’entusiasmo provato al TT dell’anno prima, non ho voluto mancare a quello del 2009 e probabilmente mi sarà difficile non andare ad assistere ai prossimi, signora permettendo. 
Il TT 2009 purtroppo è stato un anno funesto a causa di alcuni incidenti anche molto gravi ma d’altronde sono accadimenti preventivati e devono essere affrontati serenamente come qualsiasi altro imprevisto; ovvio che è meno rischioso passare le vacanze all’Aquafan di Riccione oppure in uno chalet tranquillo d’alta montagna ma chi va al TT sa dove va e cosa c’è, nessuno lo obbliga ad andare e sente il bisogno di cercare quel mix adrenalinico indescrivibile che solo un’ambiente del genere riesce a darti. Chi va al Tourist Trophy sa cosa rischia e se obbligato a scegliere preferisce morire da vivo piuttosto che campare da morto come tanta gente;  bisogna a mio avviso rispettare con deferenza chi decide di vivere in libertà la propria vita provando emozioni ed allo stesso tempo facendole provare. Detesto chi invece butta la propria vita e soprattutto uccide correndo su strade aperte al pubblico sotto gli effetti della droga, dell’alcool o per la semplice voglia di emulare “Valentino Rossi” a cavallo di moto che credono di saper guidare.  Ho rivisto molte persone che avevo già visto l’anno scorso, persone d’ogni parte d’Europa giunti sin lì con le solite espressioni entusiastiche e cordiali e persone lì residenti, allo stesso modo ospitali e felici di far sentire bene lo straniero invasore di quel piccolo paradiso in mezzo al mare d’Irlanda. Dopo l’esperienza in moto dell’anno precedente ho deciso di ritornare stavolta senza il mezzo migliore, organizzando il viaggio in aereo con i sette amici fiorentini che qui ringrazio pubblicamente: Carlo, Sirio, Enrico, Orazio, Mario, Stefano e Maurizio. 
Siamo arrivati il venerdi 5, giusto in tempo per assistere alle prove della sera e per l’occasione non abbiamo potuto non andare a Bray Hill anche per salutare la pietra miliare dei Marshall Mr. Harry Crompton, il nostro 87enne “Manx friend”.   
Abbiamo assistito a tutte le gare che sono state come sempre avvincenti. I nostri Italiani sono stati bravissimi come al solito e quest’anno l’amico Alessio Corradi è riuscito a portarsi a casa anche un bel “Bronze Replica” arrivando 24° nella gara supersport con la sua velocissima Kawasaki. Si vedeva dall’anno scorso che aveva qualcosa in piu da dare e che poteva girare sotto i 19 minuti ma purtroppo con i 109 cavalli che si trovava a disposizione l’altro anno non ha potuto mettere in risalto le caratteristiche pistaiole che conosciamo di Corragawa. Sul rettilineo di Sulby è stato il più veloce ed è stato apprezzato da ogni appassionato ed in fondo al rettilineo di Creg ny Baa riusciva a staccare 50 metri dopo John Mc Guinness: bravo Alessio, peccato per la seconda gara non portata a termine per un piccolo inconveniente; la prossima volta magari, ricorda di andare a salutare i folletti a Fairy Bridge. Oltre alla moto veloce ed alla buona preparazione fisica, al successo di Corradi a mio avviso è stato importante l’apporto del nostrano William Cavazzini, per l’occasione il “Jeremy Burgess” della situazione. L’amico Willy ha sentito più del solito questo TT essendo stato per tutto il periodo vicino al “folletto di langhirano” condividendo entusiasmi e tensioni, gioie ed amarezze. 
Un altro bravo spetta di diritto al “veterano” Stefano Bonetti, l’italiano più veloce del TT che con la sua Honda “Tresoldi” ha come al solito esibito il talento dimostrato nelle molte “road races” cui partecipa sempre con successo. Anche quest’anno ha contribuito ad aumentare la sua collezione di “Bronze Replica” sfiorando per pochissimo il “Silver Replica”. Ho avuto il piacere di conoscerlo e mi ha stupito favorevolmente la sua compostezza ed educazione. Con tutto il rispetto per la moto già di per sé performante di quest’anno ma se avesse la possibilità un giorno di correre con una moto vicina a quelle “ufficiali”, il posto che gli compete sarebbe sempre nei primi 10, perché ha una guida pulita alla Max Biaggi, va come un fulmine ed ormai conosce il circuito molto bene. 
Le condizioni meteo, a parte il Sabato 6, sono state favorevolissime. Abbiamo visto sfondare più volte il record delle 131 m/h con i vari Cameron Donald e John Mc Guinness e delle gare avvincenti sotto ogni profilo. Siamo stati ad assistere in vari punti dell’isola: in fondo al rettilineo di Ramsey abbiamo assistito -da neppure un paio di metri- ad un mirabile sorpasso all’interno, tutto di traverso, di Steve Plater a scapito di Rennie; all’interno dell’abitato di Kirk Michael dove i piloti entravano in pieno sfiorando con le spalle i muri delle abitazioni, a Ballagh ed infine al suggestivo Bray Hill dove oramai è consuetudine assistere, il venerdi, l’ultima gara del Senior TT. 
Gare avvincenti, compagnia ottima, tempo favoloso, come sarà possibile non ritornare al TT 2010? 
 
e-mail:      renzopuntocapodacquachiocciolapostepuntoit    
 
              
            a Bray Hill, l'amico William, già corridore del TT                                       Alessio Corradi "Corragawa" in staccatona "stile pistaiola" a Ramsey 
 
              
l'amico "Harry", il più anziano Marshall dell'Isola di Man                                                   Stefano Bonetti (davanti), all'uscita di Kirk Michael 
 
              
            spettacolare piega nella "esse" di Ramsey                                             l'allegra combriccola, insieme al bravissimo Stefano Bonetti 
 
 
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